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Pomodori verdi fritti alla calabrese

pomodori verdi fritti

I pomodori verdi fritti, diventati famosi grazie al film di Avnet, tratto da un libro di Fannie Flagg all’inizio degli anni 90, erano già conosciutissimi da tempo in Calabria.

Considerati piatto “povero”, non erano mai stati presi in grande considerazione nei menu degli chef o dei ristoranti. Potenza del cinema?

A Belmonte Calabro, in provincia di Cosenza, viene coltivata una qualità di pomodoro, derivante da un ceppo di “cuore di bue” introdotto nel territorio da un emigrante di nome Guglielmo Mercurio, al suo rientro dall’America, all’inizio del XX° secolo. Grazie al terreno fertile ed al clima, questa qualità di pomodoro è cresciuta in maniera spropositata, regalando dei succosissimi “mostri” che arrivano a pesare oltre tre chili ed hanno un gusto dolcissimo ed ineguagliabile. (Se volete saperne di più, leggete QUI)

Con due di questi regali della terra calabrese, ho realizzato questa ricetta.

Ingredienti:

  • pomodori di Belmonte o “cuore di bue” verdi (1 a persona, del peso di circa 200 gr.)
  • 150 gr. di farina
  • 4 uova
  • 300 gr. di pane raffermo
  • sale
  • pepe rosso
  • origano
  • basilico
  • 50 gr. di pecorino grattugiato
  • olio per friggere

Lavate i pomodori e tagliateli a fette dello spessore di mezzo centimetro circa, lasciandoli scolare su una bacinella, per recuperarne il succo.

Sbriciolate il pane, passatelo in forno per indurirlo e poi tritatelo insieme ad origano e basilico.

Unite il pepe ed il sale alla farina, e mettetene un cucchiaio da parte.

Sbattete le uova e amalgamatele al pecorino grattugiato.

Passate le fette di pomodoro nella farina, poi nell’uovo ed infine nel pangrattato, poi friggetele in olio ben caldo fino a doratura.

Scolateli su carta assorbente e teneteli in caldo.

Versate nell’olio rimasto il succo dei pomodori ed il cucchiaio di farina, mescolando fino a quando si sarà formata una salsina.

 

Trovate i pomodori verdi fritti, insieme a tante altre ricette, consigli e notizie, anche sulla pagina Facebook: EatParadeBlog

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